Nel ringraziare il Sindaco e il Consiglio comunale per aver convocato il 10 novembre scorso, la seduta straordinaria su Matera Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026, le associazioni promotrici, insieme alle 64 firmatarie dell’appello per Matera 2026, pur considerando l’occasione di confronto pubblico tanto significativa per il futuro della città, sottolineano che i principi etici e i valori a cui fa riferimento l’appello stesso, non sono stati inclusi nell’ordine del giorno e nella presentazione istituzionale del dossier che ha preceduto gli interventi delle diverse associazioni.
Ribadendone l’importanza, affermano invece, con profonda convinzione, che la Città di Matera, per il ruolo che svolge e per la storia che la caratterizza, possa rafforzare il suo posizionamento internazionale proprio come Città portatrice di pace e di dialogo, solo se ne abbraccia i valori e i principi universali in modo concreto, contestualizzando il suo ruolo nel periodo storico che stiamo attraversando, al fine di poter aprire un lungo e prezioso Laboratorio di Democrazia nel Mediterraneo.
Così come già anticipato nell’appello, chiedono oggi che scelte etiche guidino la costruzione dell’intero percorso e che, quindi, i partenariati di cooperazione internazionale escludano enti o istituzioni che collaborano con governi responsabili della violazione dei diritti umani, nonché soggetti che sostengono pubblicamente tali politiche.
Con la volontà di fare chiarezza e condividere la volontà di collaborare dialogando in modo costruttivo, in merito alle dichiarazioni del Sindaco a chiusura del Consiglio Comunale, precisano che l’appello non è contro tutti gli artisti israeliani o il popolo isrealiano, come da lui riportato, ma, invece, è proprio a supporto degli artisti che si sono schierati e operano contro i crimini voluti e perpetrati dal governo israeliano e che si fanno loro stessi creatori di ponti e di dialogo.
Credono che, in sintonia con il sentire e la sensibilità della comunità materana, nelle scelte artistiche, organizzative si possa dare sostegno alle voci indipendenti privilegiando artisti, accademici e operatori culturali che promuovono verità, pace, libertà e giustizia nel Mediterraneo e nel Mondo.
Ultimo, non per importanza, chiedono che, per la fase di co-programmazione presentata a più voci dai rappresentanti Istituzionali presenti alla seduta straordinaria del consiglio comunale, si adotti un riferimento normativo univoco che ha voce nell’art.55 dal Codice del Terzo Settore (D. Lgs. 117/2017) e che, da solo, individua gli strumenti normativi e le linee guida delle azioni per rafforzare la partecipazione civica, l’inclusione, il valore pubblico e la governance collaborativa della comunità culturale cittadina. L’obiettivo è lavorare insieme in un clima armonico e generativo valorizzando persone e percorsi di condivisione.
